La Commissione Europea ha presentato una nuova direttiva sul reporting di sostenibilità con l’intento di portarla allo stesso livello della rendicontazione finanziaria riscattandola, così, dalla sua posizione subalterna. L’obbligo di rendicontazione raggiungerà più di 50.000 imprese in Europa allargando più di 4 volte l’attuale perimetro. Sono previsti due standard diversi  – per le piccole e grandi aziende –  secondo un principio di proporzionalità e saranno coinvolte anche le imprese che fanno parte della catena di fornitura (supply chain) delle grandi organizzazioni, estendendo così ulteriormente il perimetro alle piccole imprese che saranno sollecitate a fornire dati avvicinandosi al percorso di rendicontazione.

EFRAG è un nome che sentiremo pronunciare numerose volte perché è l’organismo di consulenza tecnica della Commissione europea incaricato dalla nuova Direttiva (CSRD) di elaborare e redigere gli standard europei per il reporting di sostenibilità obbligatorio e in quanto tale ha il compito di individuare aree e temi di applicazione della nuova direttiva. Molta importanza viene attribuita alla digitalizzazione del reporting per creare un ecosistema in cui le informazioni scorrano fluide a due vie, tra investitori e imprese, e agli intangibili, grande novità della direttiva europea.

In generale la direttiva sprona le imprese a migliorare la qualità dell’attività di reporting, a crescere e a dialogare tra loro ma soprattutto vuole agevolarle nella capacità di creare quell’equilibrio necessario tra la sfera economico-finanziaria e quella di sostenibilità socio-ambientale, dimensioni che devono interagire e integrarsi in maniera armoniosa. Solo così si diventa capaci di futuro.

RELATORI:
Stefano Zambon – Segretario Generale, Fondazione O.I.B.R

È professore ordinario di Economia Aziendale all’Università di Ferrara e membro IRCC (Integrated Reporting and Connectivity Council) della Fondazione IFRS (International Financial Reporting Standards); già membro della task force incaricata della definizione degli standard di rendicontazione – Project Task Force on European sustainability reporting standards  (PTF-ESRS) – composta da 35 membri EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) con un interesse nella rendicontazione di sostenibilità, provenienti da 13 Stati membri dell’UE e da tutti gli ambiti rilevanti, come prescritto nella richiesta della Commissione.

L’O.I.B.R. – Organismo Italiano di Business Reporting – è un’organizzazione multistakeholder che ha istituzionalizzato dal giugno 2019 il NIBR (Network Italiano per il Business Reporting), fondato nel 2012. L’ente si occupa di temi legati alla rendicontazione e divulgazione di standard, informazioni e misure (KPI) relativi a sostenibilità/ESG/cambiamento climatico (inclusi EFRAG; TCFD; GRI, ISSB); rendicontazione non finanziaria; intangibili, beni immateriali e capitale intellettuale (WICI Framework e KPIs); reporting integrato e “Integrated Thinking”. Riunisce circa 100 stakeholder italiani che vanno dalle grandi società quotate a PMI e sette Università, accademici, professionisti e manager, analisti finanziari e consulenti (www.fondazioneoibr.it). Rappresenta una riconosciuta voce italiana nel dibattito internazionale.

Marta Avesani – Consulente e formatrice di sostenibilità e CSR

Accompagna le imprese in processi di analisi e presa di coscienza del proprio impatto e della propria relazione con le persone e con l’ecosistema e nell’attivazione di percorsi trasformativi che permettano la creazione di valore socio-ambientale positivo per tutti gli stakeholder e il positivo contributo al bene comune.
Offre formazione e supporto per lo sviluppo di bilanci di sostenibilità per le imprese profit e non profit utilizzando strumenti di rendicontazione quali la Matrice del Bene Comune, il GRI e il Global Compact. Dal 2019 è consulente abilitata dell’Economia del Bene Comune. Porta i temi della sostenibilità anche nelle scuole e nella sua comunità territoriale; è co-fondatrice di reti multi-stakeholder come rete Verso – #planet&humansfirst (Verona Sostenibile) – e RIS, Rete Innovazione Sostenibile.

È vice-presidente della Federazione per l’Economia del Bene Comune (EBC), oltre che membro del Gruppo Internazionale di Redazione della Matrice del Bene Comune (Matrix Development Team), lo storico Hub internazionale che presiede lo sviluppo della matrice EBC e del suo aggiornamento continuo. Nello specifico Marta farà riferimento, nel suo intervento, al lavoro svolto dai colleghi Walter Kern e Sigrid Koloo, consulenti EBC che partecipano al tavolo di lavoro internazionale di EFRAG.

L’anno scorso abbiamo viaggiato nella società del bene comune coinvolgendo i cittadini mentre quest’anno vogliamo navigare il mare in burrasca che le imprese si trovano ad affrontare in questo periodo storico, accompagnandole verso un percorso di trasformazione che parte da una o più crisi.

Abbiamo ascoltato le imprese della nostra rete e ci hanno indicato le crisi che le attanagliano di più e che scuotono la loro navigazione. Noi di EBC intravediamo una serie di strumenti per poterle affrontare e possibilmente superare. Perché crediamo che ogni crisi porti con sé un’opportunità di cambiamento e di trasformazione per migliorarsi.

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