La matrice del Bene Comune in pratiche d’impresa:
A1 Condizioni di lavoro dignitose lungo la filiera
Il primo tema della matrice, indicato con A1, riguarda la dignità umana lungo la catena di fornitura.
Perchè occuparsi della dignità umana lungo la filiera?
Le organizzazioni, ma anche i singoli consumatori, quando acquistano prodotti e servizi spesso dimenticano tutto ciò che sta a monte per poter avere quell’articolo, infatti i prodotti e i servizi che un’impresa acquista sono legati a una varietà di conseguenze sociali, che possono essere sia positive che negative. Un’impresa responsabile, proprio per questo, dovrebbe considerare e agire affinchè sia assicurato il benessere di tutte le persone coinvolte, ovvero di tutta la filiera.
Ma cosa fa un’impresa EBC rispetto alle altre sul tema A1?
- Acquista prodotti e servizi realizzati in condizioni dignitose per la persona;
- Monitora la situazione in cui potenzialmente può essere violata la dignità umana lungo la filiera;
- Promuove attivamente un comportamento rispettoso della dignità umana nell’intera filera.
Nel dettaglio questo tema è ulteriormente articolato in 2 aspetti:
- A1.1 che riguarda le Condizioni di lavoro e l’impatto sociale lungo la filiera
- A1.2 che illustra un aspetto negativo, ovvero la violazione della dignità umana lungo la filiera
Alcune buone pratiche in relazione a questo primo tema: Sonnentor GmbH e Monteverde Onlus.
Sul tema A1 si è distinta l’organizzazione austriaca Sonnentor GmbH, che crede fermamente che l’agricoltura biologica sia l’unica alternativa alle conseguenze della monocoltura e della sovrapproduzione. Per garantire condizioni di lavoro dignitose lungo la filiera l’impresa cerca:
- di acquistare prodotti e servizi realizzati in condizioni umane;
- di porre attenzione ai rischi lungo le filiere dove la violazione dei diritti umani è più comune;
- di promuovere un comportamento umano lungo tutta la filiera.
Seguendo l’esempio di Sonnentor GmbH l’organizzazione italiana Monteverde Onlus sta cercando di migliorare la propria filiera in riferimento al rispetto della dignità umana.
Nel concreto Monteverde ha deciso:
- di prestare più attenzione nelle proprie decisioni di acquisto;
- di adottare un metodo partecipato di analisi, valutazione e selezione dei fornitor
- di far accettare il proprio Codice Etico e di Comportamento a tutti i suoi fornitori;
Attraverso questi due esempi si è visto come la strada verso una realtà organizzativa che rispetti la dignità umana è possibile e anzi, è un obiettivo a cui tendere e verso cui orientare le scelte della propria impresa.
ALCUNE DOMANDE PER RIFLETTERE SU QUESTO TEMA…
Per agire nel rispetto della dignità umana un’organizzazione può domandarsi:
- Quali prodotti/servizi vengono acquistati? Quali sono i criteri di scelta dei fornitori?
- Come vengono valutati i rischi sociali lungo la filiera?
- Come si verifica se presso i fornitori è violata la dignità umana?
- Cosa si fa nei confronti dei fornitori per garantire il rispetto della dignità umana di tutti gli stakeholder?
- Quali certificazioni hanno i prodotti acquistati in tale ambito?
Per ridurre i rischi di impatto negativo un’organizzazione può domandarsi:
- Quali anelli della filiera presentano un rischio particolare per la dignità umana?
- Quali misure vengono adottate per ridurre e prevenire queste conseguenze?
Il percorso del Bilancio del Bene Comune è trasformativo e aiuta tutta l’organizzazione a evolvere.
In questo viaggio scoprirai come le diverse imprese lo hanno effettuato. Prendi contatto diretto con un CONSULENTE ABILITATO per condividere aspettative e opportunità di questo approccio!
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